destionegiorno
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Nato a Lugo di Ravenna, 11 febbraio 1951. Progettista meccanico, debbo dire che il mio lavoro è molto soddisfacente per creatività. Amo la pittura e scultura, ogni tanto cerco di riprendere la mano facendo qualcosa, l'ultimo mio lavoro in pittura è un affresco in camera da letto, in scultura è una ... (continua)
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Vincumali
Le sue 80 poesie in Amore
Esile al veder, ma d’essenza appare quercia,
che nel passar del tempo i fulmini han temprato,
non cede a chi si pone nell’inganno e bercia,
ma il pugno leva a protezione del suo prato.
Tenero ha il cuore per chi patisce pene e pianto,
per chi
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Espongo di giusto quel che merito esige,
di quanto potessi nel mezzo vagliare,
nell’astro non v’è, ch’il talamo erige,
ch’in seguito pecca non faccia mancare.
Son fiamme d’assesto e non risentite
la furia dell’attimo dovuta all’ardore,
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Certo è, che nel veder la prole,
distinto al viso tuo son di fattezze,
solo di gesti, non muove parole,
dolci lo sono, ci voglion carezze.
Cela lo sguardo ancora impreciso,
pone un sorriso con gote arricciate,
tendi la mano, vezzeggi
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Stringe il cuore quel che non posso fare,
nel dire quanto per te sì vero sentimento,
ch’al dir per quanto paragone possa portare,
l’immaginario astrale vien solo d’ardimento.
Lauto parrebbe a vista del viandante,
ciò ch’alluscir
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Musa non v’è, ch’al senno possa donare
fiorente estro, cagion d’intenso amore.
Tu stessa guidi la mano a stesura di canti,
ténere note a noi volte, fulgidi amanti.
Nulla potrei, s’al passo tuo non fosse,
ch’al volger di mano
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Volano i giorni nell’esserti accanto,
come un ruscello che volge in discesa,
tu porgi l’orecchio, ascolti il suo canto,
di note sussurra l’amor che palesa.
Son note segnate s’un foglio di cielo
di cirri rimossi che si pongono a fianco,
sino a
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Senti lo foco di lame ardenti salir la mente,
ch’al sfiorar la pelle tremiti induce ed all’oblìo,
come lo fiume al mar la foce espande.
E’ sì puro amore, che al fonder acqua accresce,
mai sazio di blandizie che non di vezzi,
ma ad ogni tocco,
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Le note che un tempo parevan passate,
di fresco ritrovano quel flesso d’acuto,
parevan deposte in rimesse offuscate,
perché dell’impiego non venisse saputo.
Son note che danno finezza alla vita,
c’ognuno di noi, non vorrebbe obliare,
nel
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Uno sguardo gettato sul viso accarezza la pelle,
un velato sorriso risponde arricciando le gote,
non contan parole,
l’intesa è un discorso d’amore.
Il tempo si ferma,
lui stesso ti osserva dall’alto,
intorno il vuoto assoluto,
testimone
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Nulla di più è cosa bella e grata,
ch’al veder il tuo sorriso impresso,
gioia mi dona come note di sonata,
ch’all’amor ‘gnì gesto vien concesso.
E’ per concesso le reminiscenze vanno,
nell’antro della mente a riguardar appunti,
che nella
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E’ quel sogno segreto che freme nel petto,
t’insegue come ombra al passar delle ore,
t’infetta i pensieri che colgon la mente
e come brocca forata, fuoriuscir dell’umore.
Non conta esser forti a contrasto la fiera,
più la pressi, più s’accorta
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Con larghe volute dolcemente lei scende,
sino al planare sul dorato lido,
punge la sabbia al passar dell’onde,
scrolla le ali emettendo uno strido.
Seguendo il richiamo d’amor manifesto,
d’un balzo gl’è accanto con fare giulivo,
ritmando lo
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Si accende lo schermo, sussurri e parole mai dette
che rendon piacere, pensieri e sogni nel vento perduti.
Lontananza e desiderio, struggenti parole che gonfiono il cuore,
stringono il nodo che lega la gola lasciando al vento messaggi d’amore.
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Qual pensiero mai grande fu fatto,
che per un attimo l’immagine alla mente mia impressa eterno vale,
seppur d’un lampo sia mai grande amor siffatto,
ch’al tocco tuo ogni giudizio more ed al giudicante eterno pare.
Eterno è grande, ma seppur ciò
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Chiudere gli occhi,
abbandonarsi al pensiero di chi vicino a te lo stesso desiderio ha.
Forse il cuore non lascia ciò che deve,
trattiene a sé ogni sussulto per le carezze avute,
ad ogni bacio un sussulto nuovo,
ad ogni sguardo il desiderio mio
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